La basilica dei Santi XII Apostoli è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma situato nel rione Trevi nell'omonima Piazza Santi Apostoli. Ha la dignità di basilica minore.
In questo luogo, nel secolo IV papa Giulio I fece costruire una chiesa che venne chiamata Basilica Iulia dal nome del fondatore. La basilica viene già citata in testi del secolo V con la qualifica di "titulus apostolorum". In età bizantina, sui resti della chiesa originaria venne ricostruita una nuova basilica con pianta a croce greca, la cui edificazione fu poi proseguita da papa Pelagio I sotto il governo Narsete, nel VI secolo. La basilica conserva le reliquie degli apostoli Filippo e Giacomo il Minore.
Quella dei Santi Apostoli è l'unica basilica di Roma che non sia stata edificata su edifici romani preesistenti, anche se furono precocemente utilizzati materiali di spoglio (si pensa provenienti dalle terme di Costantino, e non, come vuole una leggenda, dal vicino Foro di Traiano). Come modello architettonico della chiesa originale spesso viene menzionato quello a pianta centrale del bizantino Apostoleion di Costantinopoli. Ma invece di una pianta a croce la basilica romana molto probabilmente possedeva una pianta triconca privo di cupole.
Papa Adriano I, in un trattato diretto a Carlo Magno, accenna alla meravigliosa ampiezza di questa chiesa, che dice adorna di mosaici.
Nel 1348, fu distrutta da un terremoto. Si veda l'Armellini:
«Della chiesa medievale rimane fra le cose più notevoli uno dei leoni che sosteneva una colonna, opera di uno dei più celebri maestri marmorari romani del secolo XIII, cioè Vassalletto: sulla base dove è il leone adagiato si legge infatti il suo nome preceduto da croce † Bassallectus; monumento che per mio suggerimento fu posto in luogo d'onore nell'interno del portico attuale della chiesa.»
(Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX)
La chiesa venne restaurata solo nel XV secolo per iniziativa di Papa Martino V, che apparteneva alla famiglia Colonna, da secoli insediata nelle vicinanze. Sempre nel XV secolo fu eretto il portico antistante la facciata e l'abside della basilica fu ornata da un affresco raffigurante l'Ascensione, opera di Melozzo da Forlì, i cui frammenti, dopo il rifacimento settecentesco, sono oggi suddivisi tra i Musei Vaticani e il Palazzo del Quirinale. Il lavoro di Melozzo, notevole soprattutto per il magistrale uso della prospettiva da sotto in su, influenzò Michelangelo che ad esso si ispirò per gli affreschi della Cappella Sistina, in particolare per il Cristo del Giudizio Universale.
Nel 1702 Clemente XI commissionò il totale rifacimento dell'edificio all'architetto Francesco Fontana, che però morì prematuramente nel 1708. Gli succedette il padre Carlo Fontana, ormai molto anziano, che perciò nel 1712 fu sostituito da Nicola Michetti. La nuova chiesa fu consacrata da papa Benedetto XIII il 17 settembre 1724.
(da Wikipedia)